lunedì 30 luglio 2012

martedì 6 settembre 2011

Rally: Munari's day a Valstagna


Venerdì 9 Settembre 2011 il comune di Valstagna, in provincia di Vicenza, dedicherà una giornata in onore del campione mondiale rally Sandro Munari, con l’inaugurazione della tabella della mitica “P.S. Valstagna”, quella organizzata dall’Amministrazione Comunale di Valstagna con l’Assessorato Sport e Turismo. La cerimonia, organizzata in occasione della presentazione della edizione 2011 del 28° Rally di Bassano, si terrà in piazzetta Brotto, già teatro di alcune prove dei Rally “San Martino di Castrozza” (gara che Munari vinse più di ogni altro pilota), “Campagnolo”, “Prealpi Venete”, “Alpi Orientali”, “Città di Bassano”. L’evento è aperto a tutti, ed in particolare ai tifosi di Sandro Munari che avranno la possibilità di incontrare e chiedere un autografo al “Drago”. Vi sarà inoltre una esposizione di foto a rappresentanza delle entusiasmanti sfide tra le case ufficiali che animavano i leggendari rallyes dell’epoca, proprio sulla prova speciale “Valstagna”. La tabella commemorativa sarà nei giorni successivi posizionata nella sede storica della partenza dei rally nei primi anni ’70.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 20,30 ritrovo presso municipio di Valstagna (Vicenza)

Ore 21,00 cerimonia di scopertura della tabella

Ore 21,10 visione documentario “Rallye” di Giuseppe Taffarel, realizzato nelle prime edizioni del San Martino di Castrozza (1968), recuperato e restaurato dall’Amministrazione Comunale di Valstagna

Ore 21,30 presentazione 28° Rally Città di Bassano

Per adesioni o maggiori informazioni: via e-mail sport@comunevalstagna.it o chiamando il numero tel.: 0424-99813

martedì 12 luglio 2011

Autostrada Castelfranco-Trento per affiancare la Valsugana

“Da anni cerchiamo di risolvere il problema della stretta di Carpanè – dice Luca Ferazzoli della comunità montana del Brenta – sentir parlare di autostrada non è piacevole”


di Gianni Celi

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Mano a mano che passano i mesi prende sempre più consistenza l’ipotesi di un’autostrada che unisca Trento alla futura Pedemontana veneta. I trentini, al riguardo, hanno idee chiare. Il vicepresidente della Comunità montana della Valsugana, nonché assessore alla mobilità, Carlo Ganarin, di recente, è stato esplicito parlando con favore di questa ipotesi che libererebbe la Valsugana dal traffico che attualmente la sta soffocando, grazie ad una serie interminabile di gallerie. Già si parla di quali sarebbero i caselli possibili in Valle e cioè Grigno, Villa Agnedo, Borgo e

Autostrada Castelfranco-Trento per affiancare la V

Autostrada Castelfranco-Trento per affiancare la V (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Levico. E questa ipotesi si fa sempre più largo, a fronte di scelte fatte in terra veneta che, a detta degli amministratori della vicina Provincia, sono già consolidate. Il vicepresidente della Provincia di Trento, nonché assessore ai lavori pubblici, all’ambiente e ai trasporti, Alberto Pacher[a des.], in una recente dichiarazione alla stampa locale ha detto testualmente che «alla procedura di appalto della Valsugana est non manca molto» e che «è stato scelto, in Veneto, il collegamento da Castelfranco a Cismon del Grappa». Più chiaro di così si muore. In poche parole, giusto per farsi capire da quanti non masticano la politica, fra Veneto e Trentino si sta affinando un accordo per un’autostrada, o superstrada a pagamento che dir si voglia, la quale unisca la futura Spv al nord Italia. L’assessore Pacher, contrario alla Valdastico, sostiene che «non risolverebbe i problemi del traffico lungo la statale 47», parla di un aumento del traffico, con l’arrivo della Pedemontana Veneta, piuttosto consistente. C’è chi dice che dagli attuali quarantamila veicoli giornalieri si potrebbe arrivare a sessantamila. Questo è il motivo per cui la Giunta provinciale trentina sta valutando con grande attenzione l’ipotesi di un’autostrada-superstrada, Autostrada Castelfranco-Trento per affiancare la V (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)in larga parte interrata, al fine di evitare che l’apertura della tratta veneta trovi impreparati i vicini amministratori. A fronte di queste notizie si capisce molto bene il perché di questo lungo silenzio da parte della Regione Veneto al riguardo di quel progetto di finanza che, inizialmente, doveva servire a coprire il tratto fra Pian dei Zocchi e Pove. Se i tecnici avessero dovuto analizzare quei cinque progetti, presentati oltre un anno e mezzo fa e tutti relativi ad una dozzina di chilometri, avrebbero già tratto le loro conclusioni. Ma l’attesa, che sta esasperando gli amministratori della Valle, dimostra, accanto alle dichiarazioni dei trentini, che il problema è un altro. Abbiamo avuto modo più volte, tra l’altro, di spiegare che un progetto di finanza di dodici chilometri, per l’ottanta per cento in galleria, avrebbe avuto poco senso per le ditte interessate all’appalto dei lavori. Il pedaggio da richiedere sarebbe stato troppo elevato per una tratta così breve. Ha senso allora il prolungamento fino a Castelfranco, da un lato, e fino a Cismon, dall’altro.

È chiaro anche il giudizio del presidente della Comunità montana del Brenta, Luca Ferazzoli [a des.], al riguardo. «Trento – afferma – non vuole la Valdastico e, dal momento che la Cassazione ha sentenziato che quell’autostrada si può fare solo se ci sarà il consenso anche dei trentini, va da sé che l’interesse loro si sposta sulla 47, come, fra l’altro, sta facendo il Veneto. Certo però che noi abbiamo battagliato anni per risolvere il problema della stretta di Carpanè e sentire adesso parlare di autostrada non è certo gradevole».

Autostrada Castelfranco-Trento per affiancare la V (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)C’è amarezza nelle parole di Ferazzoli il quale lamenta il silenzio costante della Regione. «Abbiamo tentato più volte di sapere qualcosa di più – ci confida – ma senza alcun risultato». E come sempre accade e come sempre è accaduto (niente di nuovo sotto il sole, o come dice un vecchio proverbio, cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa) le popolazioni interessate al passaggio di importanti opere viarie sono sempre le ultime a saperlo, o meglio, lo vengono a sapere a cose fatte, quasi che i problemi di talune scelte non fossero di interesse di quanti vivono in Valbrenta e di quanti dovranno eventualmente subire, in eterno, decisioni che possono fare a pugni con l’ambiente. Gli stravolgimenti al paesaggio vallivo ed il conseguente spopolamento dei paesi e delle contrade, con l’attuale superstrada che ha diviso contrade passando a due passi dalle case, pare non abbiano insegnato nulla.

«Il progetto del tunnel da Pian dei Zocchi a Pove – ci spiega il consigliere regionale Raffaele Grazia [a sin.] – sta in piedi solo se collegato con un asse viario molto importante che, a mio avviso potrebbeAutostrada Castelfranco-Trento per affiancare la V (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)essere la futura Pedemontana, ma per qualche altro potrebbe essere la prosecuzione fino alla statale del Santo».

Certo che se così sarà, in teoria, si dovrebbe aprire un nuovo bando per un diverso project financing. «Così dovrebbe essere – sottolinea Grazia – ma ormai mi sono abituato a non meravigliarmi più di nulla».

Agli amministratori dei Comuni interessati al passaggio della nuova arteria non rimane quindi che attendere, ben sapendo, però, che nonostante le mille promesse di facciata, non spetterà certo loro l’ultima parola e che saranno gli ultimi a venire informati di scelte che, come accade spesso, si trovano a leggere prima sui giornali. Evviva la seconda Repubblica!

nr. 26 anno XVI del 9 luglio 2011

giovedì 10 febbraio 2011

750 mila euro a Valstagna per i suoi progetti turistici

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Riqualificazione turistico-ambientale del territorio e prospettive di sviluppo sia turistico, che sociale, sono gli obiettivi del progetto dell'Ipa (Intesa Programmatica d'Area dell'Altopiano dei Sette Comuni), predisposto dal comune di Valstagna, per un importo di 960 mila euro, approvato dalla Regione Veneto e finanziato con un contributo di 750 mila euro, presentato a popolazione, amministratori della Valbrenta e dell'Altopiano, associazioni di categorie economiche, dai tecnici Massimo Mottin e Giancarlo Gusmaroli. «Questo progetto evidenzia come una programmazione condivisa consenta di raggiungere grandi risultati, dei quali beneficia tutto il territorio», è il parere espresso da entrambi i presidenti delle Comunità montane dei Sette Comuni, Lucio Spagnol e del Brenta, Luca Ferazzoli.

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«Un disegno strategico di ampio respiro territoriale è alla base del progetto nato dalla volontà dell'amministrazione comunale - ha spiegato il sindaco Angelo Moro - di concepire e sviluppare una strategia lungimirante del proprio patrimonio storico, paesaggistico e ambientale, legato alla programmazione decentrata dell'Ipa dell'Altopiano, alla quale il comune di Valstagna aderisce, dimostrando capacità di fare gruppo con gli altri enti locali dell'Altopiano dei Sette Comuni, puntando a creare un sistema capace di delocalizzare e destagionalizzare l'offerta turistica, dalle attività fluviali e dalle escursioni montane in estate, alla speleologia ed altre attività invernali in montagna».
Paola_Maggiolo
«Questo progetto dimostra che se il territorio fa gruppo attorno ad una idea che possa avere ricadute positive, economiche e turistiche, oltre i confini comunali - ha ribadito l'assessora Paola Maggiolo - la Regione ed anche la Provincia ci sostengono. Ora rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo su temi e progetti comuni a questa zona, con due importanti obiettivi iniziali: lo sviluppo turistico, creando strutture ricettive e marketing necessari, in connessione con l'Altopiano dei Sette Comuni; lo sviluppo sociale, creando il nuovo polo scolastico di Valle». Il disegno complessivo del progetto «Itinerari geologici tra l'Altopiano ed il fiume» prevede un'offerta turistica integrata e diffusa sul territorio, capace di mettere in rete le emergenze di un'area connotata da peculiarità geologiche di rilievo internazionale e, in quest'ottica, Valstagna occupa storicamente una posizione strategica di cucitura fra le terre alte di Asiago e quelle basse della pianura veneta. È programmata la valorizzazione di itinerari esistenti e la riqualificazione turistico ambientale di alcuni nodi chiave, al fine di favorire lo sviluppo integrato del sistema di offerta turistica. Quattro sono i geositi interessati: Oliero, Valstagna centro, Ponte Subiolo e Lobba del Sasso.
Roberto Lazzarato
il Gazzettino Mercoledì 9 Febbraio 2011,

venerdì 31 dicembre 2010

Buon Anno

Teomondo Scrofalo- pittore kitsch- su gentile concessione del proprietario

GIUGNO 2009 - DICEMBRE 2010

Dopo un anno qualcuno ci ricorda che possiamo constatare che come Gruppo di nuova Amministrazione abbiamo dato dei segnali positivi al paese, realizzando sopratutto una serie di interventi di manutenzione in cui l'opera del Gruppo Alpini, dei Donatori, dei volontari e delle associazioni, sono risultati determinanti e tutti dobbiamo esserne grati.

Naturalmente, abbiamo fatto dell'informazione e della trasparenza, che prima mancava totalmente nelle politiche amministrative, elencando le opere progettate e realizzate, senza cercare consensi forzati, ma lavorando sul campo assieme agli interessati e non restando a guardare con le mani in mano, passando dalle parole ai fatti, dai progetti alle realizzazioni, risolvendo problemi e criticità.

Proprio per questo la nostra attenzione è orientata alla realizzazione, e ci riferiamo alle decine di problematiche affrontate, dalle asfaltaure, alle criticità, all’arredo urbano, alle strutture comunali, alle scuole e alla sicurezza dei bambini, ai marciapiedi e agli spazi pedonali, migliorando notevolmente le indecorose aree ecologiche.

Non abbiamo la bacchetta magica ma abbiamo affrontato, assieme ai cittadini coinvolti, e risolto questi problemi, pianificando il futuro con nuovi progetti, nuovi interventi mirati e realizzabili, valutando quanto era stato abbandonato e irrealizzato nell'Urbanistica, nei lavori pubblici, dall'ufficio tecnico e dalla Commissione Territorio Ambiente, e visto che in oltre un anno non abbiamo ricevuto nessun coinvolgimento o contributo fattivo dall'opposizione, che ha governato il comune negli ultimi decenni.



SINTESI DEGLI ARGOMENTI DISCUSSI NEGLI ULTIMI

CONSIGLI COMUNALI

BILANCIO DI PREVISIONE - PIANO ANNUALE E TRIENNALE (2010-2012) DELLE OPERE

Nel programma del piano annuale e triennale dei lavori pubblici, sono stati previsti lavori già nel 2010 per oltre 1.500.000€.

In un paese dove l'asfalto mancava, l'arredo urbano lasciava a desiderare, il caos viabilistico era ormai una consuetudine, e il verde pubblico abbandonato, siamo subito intervenuti con una grande serie di opere manutentive mai realizzate prima.

Il prossimo passaggio sarà la riqualificazione urbanistica del centro storico, avendo già presentato in Regione un progetto di riqualificazione turistico-ambientale tra Oliero-Ponte Subiolo-centro storico-Malga Lobba a Sasso di Asiago.

Le malghe e le strade silvo-pastorali sono state interessate da interventi viari e strutturali.

Si sta completando la realizzazione delle isole ecologiche e dell’Ecocentro. Grandi interventi di difesa idraulica sono già in fase avanzata di realizzazione.

A nord del paese in località Marini, appena avremo risposte certe e concrete con il “fantasma” Enel è concordata e prevista con gli abitanti della contrada la realizzazione di un'area ricreativa ben definita, e con l’Anas stiamo valutando la realizzazione del nuovo ponte previsto con l'attività della cava "Val Grande".

Tutti studi di riqualificazione definiti in un piano generale urbano, nel quale saranno inserire progetti valutati in base ai parcheggi, alle priorità, alle funzioni e ai costi, per creare un paese, sempre più bello, funzionale e vivibile.

Considerando l'attuale crisi anche dal punto vista energetico, sono stati previsti piani innovativi di interventi sul risparmio energetico e sulle fonte rinnovabili, su progetti che non dovranno gravare sui bilanci, visto i nostri obiettivi.

COMPLESSO GROTTE DI OLIERO

L'Amministrazione ha ritenuto di accogliere parzialmente la proposta della ditta concessionaria del complesso delle "Grotte di Oliero", proponendo uno slittamento di due anni (tre quelli richiesti) del termine naturale del contratto (31/12/2012) scegliendo di raggiungere un accordo conciliativo con la ditta Ivan Team s.a.s. per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del Museo della Carta nell’area di pertinenza del Parco Grotte di Oliero, concessa alla ditta stessa con contratto a rogito del Segretario comunale n.1617 in data 09.02.2007 dalla precedente Amministrazione

La richiesta della ditta concessionaria è stata motivata per un bilanciamento delle perdite dirette ed indirette per oneri a proprio carico, dovuti alla concessione degli spazi per il Festival Celtico e per la ricaduta negativa connessa al cantiere del museo della carta.

Nella scelta ponderata, discussa anche in due incontri con i capigruppo di minoranza e maggioranza, nel formulare la proposta in oggetto sono stati valutati i seguenti punti riferiti alla principale nostra motivazione ossia l’interesse pubblico:

  • Mantenere attiva l’attività del complesso delle Grotte di Oliero essendo un’attività economica del territorio che va preservata per garantirne l’occupazione e gli investimenti (molte prenotazioni sono frutto di lunghe ed onerose azioni di marketing e pubblicità);
  • Garantire le entrate del Comune, proprietario del sito, derivanti dall’attività stessa, di cui non possiamo rinunciare in nessun caso visti i momenti economici difficili (canoni fissi e percentuale sulla vendita dei biglietti di ingresso alle grotte);
  • Mantenere l’attività è indirettamente necessario per tutto l’indotto turistico/commerciale del Paese, coinvolgendo bar, negozi, alimentari, pizzerie, siti museali e quant’altro che comunque beneficiano del movimento creato dalle Grotte di Oliero;
  • Un’ulteriore e non ultima attenzione riguarda la manifestazione del Festival Celtico, che da una decina d'anni viene organizzato nell'annesso parco delle Grotte, di cui tutti ne riconosciamo l’importanza culturale, sociale e d’immagine per il nostro territorio.
  • Considerando tutti i punti di criticità emersi in passato tra il Gestore e la Direzione del Festival, sottolineati anche nelle richieste del Gestore, con questa convenzione la nostra Amministrazione dà definitivamente un riconoscimento ufficiale al Festival Celtico istituzionalizzandone l’importanza e garantendone di fatto tutte le future edizioni, evitando ulteriori difficoltà organizzative;

alle condizioni di:

  • Slittamento della scadenza naturale del contratto di concessione per anni due alle condizioni in atto;
  • La ditta si impegna assumere a proprio carico ogni spesa e onere per lo svolgimento delle attività del Parco “Grotte di Oliero” per tutta la durata dei lavori di realizzazione del Museo della Carta, nonché ogni onere, spesa, tassa od imposta derivante dallo slittamento del contratto di concessione concesso;
  • La ditta continua a versare il canone di concessione fino alla nuova scadenza contrattuale in misura intera;
  • La ditta autorizza fino alla nuova scadenza lo svolgimento del Festival Celtico nell’area concessa;
  • La ditta espressamente rinuncia a ogni altro indennizzo o risarcimento e ad ogni azione legale dichiarando che lo slittamento di anni due compensa ogni danno diretto ed indiretto derivante dall’esecuzione dei lavori di realizzazione del Museo della Carta e dal relativo cantiere;
  • Tutte le spese per le opere e migliorie eseguite e da eseguire per l’accessibilità alle Grotte da parte dei visitatori, conseguenti alla costruzione del Museo della Carta, saranno a completo e totale carico della Ditta Ivan Team e resteranno, al termine dei lavori, nella piena, completa disponibilità e proprietà del Comune di Valstagna.
Eppure qualcuno ha avuto da ridire.

ADDIZIONALE I R P E F COM U N ALE

Nella seduta del Consiglio comunale dell'otto marzo u.s., il gruppo di Maggioranza ha ritenuto di confermare, per il 2010, l'addizionale IRPEF comunale con l'aliquota dello 0,2% per non ridurre servizi pubblici o renderli più onerosi a carico dei cittadini.

TASSA RIFIUTI

La Giunta comunale ha previsto per il 2010 un aumento del 3,5% della Tassa Rifiuti Solidi Urbani (TARSU), necessario per coprire il 95% del costo del servizi raccolta e smaltimento rifiuti.


Questi gli argomenti .....di cui si è interessata la minoranza.

Tutto il resto?

Tutti i cittadini nel frattempo si son resi conto del cambiamento e di ben altri e numerosi argomenti affrontati, in primis rivolti al sociale e alle associazioni.Ai cittadini comunque spetta, come sempre, il giudizio finale.

Tra il dire ed il fare...

intanto Buon Anno

mercoledì 3 novembre 2010

Unioni, verso la fusione 28-10-2010

Valstagna- Oliero 1-11-2010 a

Valstagna- Oliero 1-11-2010 a

Intervento per alluvione 2010

La Squadra Salvamento Fluviale della Protezione Civile di Valstagna

impegnata nel soccorso degli alluvionati a Cresole di Caldogno (Vicenza)




L’allarme in Valbrenta è cessato da qualche ora, qualche ora di riposo per i volontari della Squadra di Salvamento Fluviale dellaProtezione Civile di Valstagna, ed Enrico Lazzarotto chiede agli altri di rendersi disponibili per il soccorso agli alluvionati del vicentino.
In pochi minuti 8 volontari lasciano qualsiasi impegno e danno la loro completa disponibilità: Cesco, Marco,Manu, Alberto, Enrico L8,Gheno, e Ivan che mette a disposizione il furgone del Club di rafting. Galta non è ancora iscritto alla Protezione Civile ma, in pochi minuti, il segretario Davide Moro lo associa al gruppo di volontari.
Marco avvisa la centrale operativa della Protezione Civile di Vicenza e attendiamo l'ok per partenza e destinazione. Nel frattempo tutti preparano le proprie attrezzature di protezione individuale: salvagente, casco, mute termiche, corde di lancio, moschettoni, ecc. Alle 13 arriva il via: destinazione Comando Vigili del Fuoco Provinciale di Vicenza. Ci ritroviamo tutti al magazzino di Carpanè, dove si controllano le attrezzature e si carica il gommone. Pronti alla partenza.


Giunti al comando dei VVFF di Vicenza, Marco, il nostro caposquadra, si presenta per ricevere disposizioni. Dopo poco, destinazione sul punto più critico dell’esondazione del Bacchiglione: Cresole di Caldogno.
Lungo il tragitto in furgone ci cambiamo, non sappiamo esattamente cosa troveremo e vogliamo essere pronti: è il primo intervento della neo squadra. All’arrivo a Cresole ci rendiamo subito conto che la situazione è difficile, Marco si reca al coordinamento e poco dopo ne esce con Giuseppe, uno dei coordinatori, il quale ci spiega che daremo il cambio alla squadra della Protezione Civile di Schio. Infatti troviamo proprio Augusto, che per anni è venuto presso il Centro Nazionale Rafting e Canoa di Ivan Team, ad esercitarsi per diventare soccorritore fluviale. Appena ci vede, ci viene incontro con un sorriso di soddisfazione, lui è li dalle prime ore del disastro. Ci passa il testimone e, assieme a Giuseppe che conosce bene il paese, ci organizziamo per raggiungere le case isolate, in modo da portare aiuto, oltre ad acqua e latte. Siamo pronti per partire in gommone da rafting, ma ci viene spiegato da Augusto che si preferisce la pala meccanica da cava perché ci sono troppi rottami e la corrente è troppo forte. Nel frattempo ci raggiunge lo scavatorista Beppe, arrivano anche l’acqua e il latte, carichiamo tutto sulla pala e portiamo con noi anche un civile che ha la necessità di tornare a casa dal suocero per prestargli aiuto.
Oltre alla consegna di acqua e latte in ogni famiglia, abbiamo il compito di raccogliere richieste di beni di prima necessità: medicinali, ricariche telefoniche e tutto quanto possa rendersi necessario in una situazione di emergenza. Marco rimane al comando con la radio, una radio ad Alberto e ad Enrico per mantenere i contatti con Marco. Saliamo sulla pala meccanica e si parte. Non appena accese le torce, già dopo pochi metri, ci accorgiamo della gravità dei danni dell’esondazione. Strada facendo, manovra dopo manovra di Beppe espertissimo scavatorista, ci muoviamo con cautela lì dove l'acqua non è troppo veloce, con le indicazioni di Giuseppe per raggiungere le vie e le case ancora abitate. È buio e, anche con le torce, non si vede abbastanza, l’acqua è scura e fangosa. Manifestiamo la nostra presenza con i fischietti in dotazione e subito si affacciano alle finestre adulti e bambini: soccorriamo per prima una famiglia di quattro persone, lasciamo 2 litri di latte e bottiglie di acqua, Giuseppe annota le loro necessità, la via ed il luogo della consegna che avverrà l'indomani mattina.
Si prosegue così dalle 18 alle 21. Lo scenario è disastroso: auto capovolte, case in centro abitato investite con violenza dall’acqua, come se fossimo al campo slalom di canoa a Valstagna. Dalle finestre si intravedono auto che, trascinate dall'impeto della corrente, hanno sfondato i muri delle case e sono entrate all’interno. Giuseppe ci spiega che sono bastati solo 12 minuti per trasformare il paese in un inferno: l'acqua ha allagato immediatamente case e negozi, la corrente ha spazzato via tutto. Il Bacchiglione ha rotto un argine a monte di Cresole, creando un invaso di qualche chilometro che, essendo ad una quota superiore di 5 metri rispetto al paese, lo ha inondato all'improvviso. L'acqua si è unita al piccolo canale che scorre a fianco del borgo ed ha provocato tutto questo disastro, si sono formati tre fiumi in tre vie diverse, dove l'acqua scorreva più impetuosa. All'inizio la corrente era talmente forte, ci racconta Beppe, che la pala meccanica, anche se gigantesca, è stata sollevata dalla violenza dell'acqua. Durante i primi interventi, i soccorritori hanno evacuato la maggior parte degli abitanti, ma molti non hanno voluto lasciare le abitazioni.
A conclusione della perlustrazione, Giuseppe e Beppe si guardano l'un l'altro e si dicono, concordi: "Ci sono tanti danni, ma alla fine è andata bene... non ci sono state vittime e feriti gravi".

Questo il rapporto di questa notte, steso da Ivan Pontarollo. La criticità e l'emergenza della situazione sono meglio documentate dalle FOTO che Ivan ha scattato mentre, dalla cabina, raccoglieva le indicazioni di Giuseppe e Beppe e le comunicava agli uomini della sua squadra, usando il linguaggio del River Rescue 3 (protocollo internazionale di salvamento fluviale).


La squadra di Salvamento Fluviale della Protezione Civile di Valstagna è di nuovo all'opera dalle 6.30 di questa mattina, sempre a Cresole, per il soccorso agli abitanti in difficoltà e per la consegna di viveri e dei beni di prima necessità richiesti dagli abitanti.
Una richiesta che è anche un appello: servono soprattutto pompe per togliere l’acqua dalle case, dai garage e dalle cantine per i prossimi giorni.

mercoledì 20 ottobre 2010

venerdì 1 ottobre 2010

Valstagna non avverte la crisi

L’amministrazione del sindaco Moro ha in un anno messo in cantiere un gran numero di opere pubbliche

di Gianni Celi

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riviera_valstagna

A Valstagna la nuova Amministrazione ha dato un impulso alle opere pubbliche mettendo a punto tutta una serie di interventi di particolare rilievo per la comunità. Molti sono gli impegni assunti ed altri in via di partenza. Merita un cenno la carrellata di opere varate nel giro di un anno. «Sono oltre cinquanta gli interventi realizzati dall'Amministrazione Comunale nel periodo luglio 2009 - settembre 2010 - spiega la Giunta - che spaziano dalla realizzazione di opere pubbliche ad interventi nei campi sociale, culturale, informativo ed altro». Vediamo allora quali sono i più importanti.

A metà settembre sono cominciati, a cura del Genio Civile di Vicenza, i lavori di sistemazione dell'intera asta del torrente Val Frenzela dalla località "Calieroni" alla località Fontanella (a monte della partenza Calà del Sasso). I lavori dell'importo di 857.946 euro prevedono la realizzazione di platee di dissipazione, manutenzione e sistemazione dei corpi delle briglie esistenti, riparazione delle opere di difesa idraulica laterale alla Valle, disboscamento, decespugliamento e risezionamento dell'intero alveo del torrente Valstagna.

Ricordiamo, al riguardo, che proprio la mancata manutenzione di questo torrente, nel novembre del 1966, provocò i danni immani che sconvolsero il centro di Valstagna. La mole di arbusti e di ghiaia portati a valle dalle piogge incessanti crearono una diga nella confluenza con il Brenta e l'acqua si riversò nella piazzetta del paese sommergendo strade e fabbricati.

Sono poi in fase di ultimazione i lavori di costruzione della nuova pista di atletica leggera, della pista di salto in lungo e del getto del peso, poste nel cortile interno della scuola media statale. Con questo intervento viene eseguito anche un nuovo cancello che collega l'area scolastica al percorso e marciapiede pedonale sul lungo Brenta, evitando agli alunni l'uscita sulla strada provinciale. L'opera, del costo di 32 mila euro, a carico dell'Unione dei Comuni, beneficia di contributo regionale di 13.860 euro.

Sono in fase di ultimazione, quindi, i lavori di sistemazione straordinaria della strada montana silvo-pastorale "Piani del Vin-Malga Silvagno". L'importo del progetto di 52.131 euro beneficia di contributo regionale di 37.572 euro.

Sono in fase di completamento i lavori di costruzione del nuovo museo della carta, posto all'ingresso delle grotte di Oliero nel sedime della cartiera Parolini. Il progetto, dell'importo complessivo di 440.188 euro beneficia di un contributo concesso dal Ministero dei Beni Culturali di 360 mila. A questo contributo va ad aggiungersi la somma di centomila euro messi a disposizione dalla Fondazione Cariverona per l'allestimento delle sale del museo.


Sono stati avviati inoltre i lavori di allargamento e sistemazione del tratto di strada comunale Valgadena, tra le "Case Marchi e Ponte Palazzon" per un importo complessivo di 556 mila euro.


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A cura del Genio Civile sono stati ultimati poi i lavori di costruzione di opere di difesa lungo il fiume Brenta in frazione Costa, fra le Case Marchi e il centro di Costa. Lo stesso Ufficio del Genio Civile, accogliendo le richieste dell'Amministrazione comunale sta eseguendo l'adeguamento di opere di difesa sempre lungo il fiume ed a Costa, nel tratto prospiciente il centro della frazione e la Valle Capra per una lunghezza di circa cinquanta metri, elevando i muri di protezione fin sopra il livello stradale. Tale intervento va ad aumentare ulteriormente la sicurezza in caso di piene e permette un recupero considerevole di un tratto di area che sarà destinata alla pubblica utilità.

Sono in fase di avanzata realizzazione nella casa di riposo San Pio X i lavori di costruzione di un nuovo impianto montalettighe. Con l'esecuzione di tale impianto vengono ampliati anche i soggiorni posti in ciascun piano e l'intervento dell'importo di 419 mila euro beneficia di un contributo concesso dalla Regione del Veneto per duecentomila euro

Infine sono in fase di esecuzione i lavori di costruzione del nuovo Ecocentro in località Valgadena. L'opera, del costo complessivo, di 165 mila euro viene finanziata con contributo regionale di 120 mila euro e, per la differenza, con mezzi propri del Comune. Con apposita convenzione, approvata dal Consiglio comunale, l'intervento è stato affidato ad Etra come pure la successiva gestione.


«Questo fervore di opere - afferma il sindaco Angelo Moro - vuole semplicemente essere la dimostrazione che il nostro impegno, in campagna elettorale, non si è fermato soltanto alle chiacchiere, ma che abbiamo voluto dimostrare anche con i fatti, nonostante le mille difficoltà che attualmente angustiano i Comuni d'Italia, la nostra buona volontà nel portare a compimento quegli interventi che interessano la nostra popolazione».

La Domenica di Vicenza nr. 35 anno XV del 2 ottobre 2010