martedì 19 maggio 2009

«Minoranze inascoltate» «Territorio impoverito»

Martedì 19 Maggio 2009 BASSANO, pagina 34
«È stata una buona esperienza, ma speravo di incidere di più - commenta Gianfranco Cavallin, della minoranza di Impegno per Valstagna -. Le proposte del nostro gruppo non sono state mai accolte. Ad esempio sulle cave di proprietà comunale avevamo messo in guardia l'Amministrazione: il sindaco ci ha sempre rassicurato, dicendo che erano tranquilli. Avevamo suggerito di potenziare le piazzole ecologiche e ampliare il centro ecologico in località Valgadena. La maggioranza ha risposto che non era possibile e che bastava così, invece sono stati costretti ad una variante, ad acquisire dei terreni, infine a chiudere il centro ecologico perché mancava la certificazione con cui monitorare le prestazioni ambientali di servizi e strutture, con conseguenti grossi problemi nel servizio per l'intera popolazione. Abbiamo ritenuto di doverci astenere nell'approvazione dei bilanci. Sul Pati si è parlato solo a scelte definite. La maggioranza non ha mai preso in considerazione i suggerimenti sulle opere pubbliche: rifacimento dei marciapiedi del capoluogo, dei parapetti nel lungobrenta, degli scarichi fognari della scuola media. Eppure abbiamo sempre offerto collaborazione - conclude Cavallin - in cambio c'è stata una chiusura prevaricante addirittura sugli interessi del paese».
Sergio Signori, capogruppo della minoranza Sinistra per Valstagna, lascia dopo circa trent'anni e ben sei legislature. Un impegno amministrativo improntato sempre alla correttezza. «Di fronte all'impoverimento economico del territorio, gli amministratori di maggioranza sono sempre rimasti indifferenti. Il paese ha avuto un declino inesorabile: i posti di lavoro sono venuti meno e molti negozi sono stati chiusi, con conseguente impoverimento. L'Amministrazione doveva cercare delle soluzioni per il futuro del paese e dei giovani, problema mai stato affrontato seriamente. Negli ultimi 5 anni la maggioranza ha proposto bilanci ripetitivi: opere pubbliche nuove, ma senza alcuno sviluppo. Ho suggerito di pensare ad una struttura pubblica come l'asilo nido, prendendo contatti per verificare costi e fattibilità: nulla. In questa come nelle precedenti esperienze non sono state mai tenute in considerazione le proposte della minoranza, quali l'uso civico, gli argini del Brenta, l'arredo urbano nel centro storico». R.P.

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