lunedì 4 maggio 2009

Il potere logora e le amministrazioni si spaccano

VERSO IL VOTO NEI COMUNI
Fioriscono le liste ma nei municipi i sindaci uscenti si lasciano alle spalle un panorama di divisioni .
Alleanze rotte a Marostica, Pove, Valstagna, Tezze, Nove, Mussolente. Cassola annuncia una ricomposizione.
Liste a go-go. Fioccano le candidature come non mai, in vista del voto amministrativo di giugno. Una voglia di partecipare, e di gestire la cosa pubblica, interessante. Ma il vero fil rouge di questa tornata eletorale riguarda il fenomeno della spaccatura frequente nei gruppi di governo. Là dove c’è un’amministrazione uscente, spuntano più liste intenzionate a prenderne l’eredità: tutti contro tutti, gli ex amici. Sintomo di un litigio permanente e di una non coesione delle maggioranze di governo che oltrepassano le appartenenze, o dove spesso le sigle politiche servono solo a coprire le diverse cordate, legate da logiche diverse. Così, mentre a Bassano, dopo gli ostracismi dell’asse di governo uscente verso Luciano Fabris, si consuma ora un confronto estenuante con le richieste antimartinelliane della Lega in vista di un placet all’alleanza con i pidiellini per fare sindaco Egidio Torresan, nei comuni del territorio questa sindrome dello sfascio tra chi ha governato fianco a fianco è già molto evidente, ovunque si giri lo sguardo. A Marostica Gianni Scettro, che esprime la continuità di Bertazzo, si trova contro Lorenzo Bertacco, vicesindaco uscente, sostenuto dalla Lega, che ha deciso di rompere l’intesa. Scenario del tutto simile a Mussolente: i reduci di Zanchetta con il "continuista" Maurizio Chemello, e un altro vicesindaco uscente, Angelo Bertapelle, che va in proprio forte della sua identità "padana". Altro capitolo di divisioni a Pove, tradizionale fortino zanchettiano, dove l’uscente Bruno Bertoldi, che si ricandida, ha visto spuntare l’antagonismo del suo assessore Orio Mocellin. A Tezze sul Brenta, invece, Luciano Lago punta a entrare nel guinness: dalla sua amministrazione nascono ben tre liste, una con la fedelissima Costantina Dalla Via, le altre due con gli ormai avversari Mauro Lago (più il vicesindaco uscente Antionio Tessarollo) e Francesco Guzzi, ma colleghi di giunta fino a ieri. Ma non è finita qui. A Valstagna la maggioranza che governa, per ripresentarsi, ha deciso di defenestrare il sindaco Aldo Negrello e si è spaccata in due parti, che si presenteranno con in testa Angelo Moro da una parte e Carlo Perli dall’altra. E a Nove, paese della ceramica, sarà scontro quasi fratricida tra Manuele Bozzetto, che si ripresenta sponsorizzato dalla Lega, e Franco Bordignon che per contrastare l’ex delfino schiererà una lista formata dall’alleanza tra esponenti Pd e Pdl. Un’occhiata infine a Cassola, da dove, da settimane, arriva un vociare di tensioni incredibili nella maggioranza uscente. Invece nulla di tutto questo, dicono i protagonisti, i quali annunciano l’accordo fatto in queste ore a livello di Pdl, cioè mettendo insieme forzisti e aennini, notoriamente spaccatissimi, nel territorio cassolese, negli ultimi anni. Il che potrebbe preludere a una riconciliazione clamorosa tra Antonio Pasinato e Egisto Miotti, dopo il durissimo confronto tra i due: Pasinato, come si ricorderà, "licenziò" Miotti da assessore. Cassola, cioè, andrebbe in controtendenza rispetto alla media. Una volta fatto l’accordo ci sarà da superare un altro scoglio: la decisione condivisa su chi candidare a sindaco. Sul tappeto girano i nomi di Marcellino Tessarolo, Alberto Toniolo, Simone Manocchi e Silvia Pasinato, la primogenita del sindaco uscente.
Claudio Strati
il Gazzettino 01/05/2009

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